Diritti dei pazienti: quali sono e come tutelarli?

quali sono i diritti dei pazienti?

Quali sono i diritti dei pazienti e come possiamo fare per tutelarli?

Secondo la Carta Europea dei diritti del malato i pazienti hanno 14 diritti fondamentali che devono essere rispettati da ogni Paese dell’Unione Europea.

E’ sempre molto importante conoscere quali sono i propri diritti, soprattutto quando, per motivi di salute, siamo costretti ad essere ricoverati in Ospedale.

In questo articolo ti diremo quali sono questi diritti e ti spiegheremo cosa devi fare per tutelarli, soprattutto quando un paziente è vittima di un possibile caso di malasanità.

I diritti dei pazienti: il fondamentale diritto alla salute

il diritto alla salute

[Immagine di freepik]

La Costituzione, all’art. 32, afferma che la Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Il Servizio Sanitario Nazionale

Per attuare il diritto alla salute, nel 19178, con la legge n. 833, è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), un sistema di strutture e servizi per garantire a tutti i pazienti l’accesso alle cure.

Su quali principi si basa il SSN?

Il SSN si basa sui seguenti principi:

  1. universalità;
  2. uguaglianza;
  3. equità.

Per universalità si intende l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione, garantendo in modo uniforme sul territorio nazionale italiano i cosiddetti livelli essenziali di assistenza (LEA).

Per uguaglianza significa che tutti i pazienti sono uguali difronte alle cure e all’assistenza medica. Non ci devono essere differenze legate a condizioni individuali, sociali ed economiche.

Per equità, infine, si intende la garanzia di avere uguali cure a parità di bisogni.  Questo è il principio più importante e viene raggiunto garantendo a tutti i pazienti qualità, efficienza, appropriatezza e trasparenza del servizio e delle prestazioni sanitarie e fornendo ai pazienti informazioni corrette e comprensibili sulle prestazioni erogate (consenso informato).

I diritti dei pazienti come punto centrale del percorso di cure

I principi fondamentali del SSN sono affiancati da principi organizzativi che servono a programmare l’assistenza sanitaria. Tra i principi organizzativi del SSN vi sono una serie di diritti dei pazienti che mirano a porlo al centro del percorso di cure.

Quali sono i principali diritti dei pazienti sui quali si basa il SSN?

I diritti principali dei pazienti sono:

  • libertà di scelta del luogo di cura
  • diritto ad essere informato sulla malattia
  • diritto ad essere informato sulla terapia e dare o rifiutare il consenso
  • diritto ad essere assistito dal personale sanitario durante tutto il percorso terapeutico
  • diritto alla riservatezza

Le scelte del SSN devono privilegiare il paziente, compatibilmente con le risorse economiche disponibili.

La Carta europea dei diritti dei pazienti e dei malati

La Carta dei diritti del malato è stata redatta nel 2002 dalla rete di organizzazioni civiche europee Active Citizenship Network. Sancisce 14 diritti dei pazienti.

Quali sono i 14 diritti dei pazienti sanciti dalla Carta europea dei diritti del malato?

I diritti fondamentali del malato sono i seguenti:

  1. Diritto a misure di prevenzione della malattia
  2. Diritto di accesso ai servizi sanitari
  3. Diritto all’informazione (sul suo stato di salute, sui servizi sanitari disponibili, ecc.)
  4. Diritto al consenso informato (deve essere informato preliminarmente sulle cure per poter partecipare attivamente alle decisioni riguardanti la sua salute)
  5. Diritto a scegliere liberamente (sia il tipo di cure che dove eseguirle)
  6. Diritto alla tutela dei propri dati personali (privacy)
  7. Diritto al rispetto del tempo dei pazienti (ricevere i necessari trattamenti in tempi brevi)
  8. Diritto alla sicurezza delle cure
  9. Diritto ad accedere a procedure innovative
  10. Diritto a evitare inutili sofferenze
  11. Diritto ad un trattamento personalizzato
  12. Diritto a presentare un reclamo ed ad ricevere una risposta
  13. Diritto al risarcimento adeguato in tempi brevi per danni da malasanità

Il diritto all’informazione dei pazienti

diritto all'informazione dei pazienti
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Come abbiamo visto, sia nei principi fondanti il Servizio Sanitario Nazionale che nella Carta europea dei diritti del malato, viene menzionato il diritto all’informazione dei pazienti.

In che cosa consiste il diritto ad essere informato?

La Legge sul consenso informato (219/2017)

Questo diritto è stato ribadito dal legislatore con la promulgazione della legge sul consenso informato e le direttive anticipate di fine vita (cosiddetto testamento biologico). La legge 2019/2017  ha confermato dei principi che avrebbero dovuto essere oramai acquisiti ormai da tempo.

Il Legislatore, infatti, è tornato ad affermare la centralità del paziente nella relazione di cura con il medico e il diritto dei pazienti a conoscere le proprie condizioni di salute, ad essere informato dei benefici e dei rischi del trattamento, delle possibile alternative e delle conseguenze di un eventuale rifiuto ad essere trattato.

Anche il rifiuto al trattamento è pertanto un diritto inviolabile dei pazienti. I pazienti hanno diritto a cambiare idea ed eventualmente a revocare un consenso inizialmente prestato.

Si sottolinea l’importanza dell’informazione che deve precedere l’acquisizione del consenso  informato. L’informazione e la comunicazione con il paziente è parte integrante del percorso di cura.

Il consenso deve poi essere documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni ed inserito in cartella clinica.

La violazione del consenso informato

Il mancato rispetto di quanto previsto dalla legge sul consenso informato ossia l’omessa o non corretta informazione preliminare, la mancata documentazione del consenso dei pazienti, pertanto, può configurare un danno da violazione del diritto di autodeterminazione del paziente e quindi legittimare una richiesta di risarcimento. Per approfondire quali devono essere i requisiti del consenso informato e quali possono essere le voci di danno risarcibili in conseguenza di una violazione del consenso ti consigliamo di leggere questo articolo.

La legge Gelli sulla responsabilità sanitaria

Come approfonditamente spiegato in uno specifico articolo del nostro blog nel quale si parlava di risarcimento per malasanità, la legge Gelli 24/2017, oltre a rimodulare il regime della responsabilità medica, ribadisce, quale diritto inviolabile dei pazienti, il diritto alla salute ed alla sicurezza delle cure.

Che cosa è il diritto alla sicurezza delle cure e come deve essere perseguito?

Il legislatore afferma che il diritto alla sicurezza delle cure si persegue mediante le attività di prevenzione e gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie e mediante l’uso appropriato delle risorse.

Viene addirittura attribuita funzione di garante per il diritto alla salute al Difensore civico regionale o provinciale e creato un Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità. Questo Osservatorio dovrà monitorare, interfacciandosi con Centri regionali per la gestione del rischio sanitario, gli eventi avversi, comprendendone le cause e attuando eventuali correzioni alle misure di prevenzione.

Il diritto al risarcimento del danno da malasanità

Come abbiamo visto, i pazienti hanno molti diritti che devono essere tutelati e rispettati da parte degli operatori sanitari.

Se dalla violazione di questi diritti ne deriva un danno per i pazienti, questi avranno il diritto ad ottenere un risarcimento del danno subito in tempi brevi.

Come posso sapere se ho diritto ad un risarcimento del danno? e come fare per ottenerlo?

Può sembrare scontato, ma innanzitutto deve essere richiesto. La richiesta di risarcimento deve essere trasmessa alla Struttura ospedaliera e/o al sanitario che si presume essere responsabile del danno subito.

Prima di attivare una richiesta di risarcimento del danno che, abitualmente, deve essere supportata da un parere tecnico medico legale, occorre richiedere una consulenza preliminare di procedibilità.

Che cosa è una consulenza preliminare di procedibilità?

Una approfondita valutazione preliminare di procedibilità, possibilmente affidata a professionisti esperti nel settore della responsabilità sanitaria, non solo ti permetterà di comprendere meglio quali sono i tuoi diritti e quale è il danno subito risarcibile, ma soprattutto ti consentirà di evitare di attivare, in caso di parere preliminare negativo, inutili e costose richieste di risarcimento o, peggio, una causa.

Affidati ad avvocati e medici legali specializzati nella responsabilità sanitaria.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi ad avvocati e medici legali esperti, che ti potranno guidare in questa preliminare ma fondamentale verifica.

Il costo di questi professionisti, purtroppo, è abitualmente elevato e comporterà un esborso economico anche solo per questa consulenza iniziale e anche nel caso in cui la stessa risulterà negativa. Nel caso in cui il caso sia giudicato procedibile, si renderà necessario procedere alla stesura di una relazione medico legale che coinvolga uno o più specialisti nella/nelle branca/branche della medicina che hanno caratterizzato la vicenda clinica in esame. La stesura di questa relazione ha un costo particolarmente elevato. Se vuoi farti una idea di questo costo, puoi consultare il tariffario del Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni a questo link. A questo costo, si aggiungerà inoltre quello per l’assistenza legale sia nella cosiddetta fase stragiudiziale sia nella eventuale successiva assistenza in giudizio.

I costi dell’assistenza legale e medico legale, nella nostra esperienza, hanno spesso scoraggiato il paziente a presentare una richiesta di risarcimento del danno subito. In molti casi, infatti, i pazienti sono stati  costretti a rinunciare a tutelare i propri diritti.

Che cosa è il servizio assistenza malasanità dell’Associazione Iride?

L’Associazione Iride, allo scopo di aiutare i pazienti a tutelare i propri diritti, ha creato il servizio assistenza malasanità che si rivolge a tutti i pazienti che ritengono di essere stati vittima di un caso di malasanità e che non possono permettersi di affidarsi a professionisti di propria fiducia neppure per una valutazione preliminare di procedibilità.

Grazie alle convenzioni stipulate dalla nostra Associazione con professionisti, avvocati e medici legali specializzati in responsabilità sanitaria, ti consentiranno di ottenere una consulenza preliminare gratuita. Ti aiuteranno a capire si vi siano i presupposti per avanzare una richiesta di risarcimento ed in caso negativo ti sconsiglieranno di procedere.

Se desideri richiedere una valutazione gratuita del tuo caso, pertanto, potrai rivolgerti all’Associazione Iride, semplicemente cliccando al seguente link.

 

Ritieni di essere stato vittima della malasanità?

Raccontaci il tuo caso e lo faremo valutare gratuitamente dai nostri avvocati e medici legali.

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