Dimissioni ospedaliere affrettate e risarcimento: quando e come agire

Dimissioni ospedaliere affrettate

Le dimissioni ospedaliere affrettate rappresentano un problema serio che può mettere a rischio la salute del paziente e, in alcuni casi, configurare un caso di malasanità con possibilità di richiedere un risarcimento.

Se un paziente viene dimesso troppo presto, senza le dovute verifiche o senza un’adeguata stabilizzazione clinica, potrebbe subire gravi conseguenze, fino a richiedere un ulteriore ricovero o a riportare danni permanenti.

Ma quando una dimissione è considerata affrettata? E soprattutto, quando è possibile chiedere un risarcimento danni?

Quando una dimissione è affrettata?

Le dimissioni ospedaliere devono avvenire quando il paziente è clinicamente stabile e in condizioni tali da poter proseguire le cure a domicilio o in una struttura adeguata. Una dimissione può essere considerata affrettata nei seguenti casi:

  • Il paziente viene dimesso senza aver completato gli esami diagnostici necessari.
  • Persistono sintomi gravi che richiederebbero un monitoraggio ospedaliero.
  • Non vengono fornite adeguate informazioni sulla gestione post-ricovero e non sono programmati i necessari controlli a distanza.
  • Non è garantita un’assistenza domiciliare adeguata, se necessaria.
  • Il paziente viene dimesso in condizioni di rischio per la sua salute.

Se una di queste condizioni si verifica e causa un peggioramento della salute, si potrebbe configurare un caso di negligenza medica.

In generale, la permanenza del paziente in ospedale più a lungo del necessario può esporlo a rischi inutili per la sua salute, come ad esempio una infezione. Allo stesso modo, una dimissione impropria e precoce può causare dei danni anche gravi al paziente.

Quanto deve durare il ricovero ospedaliero?

Il ricovero ospedaliero deve durare il tempo necessario ad assicurare al paziente una stabilizzazione del problema acuto che ha causato l’ospedalizzazione. In Italia, l’attività assistenziale ospedaliera viene monitorata attraverso la SDO ossia la Scheda di Dimissione Ospedaliera. Tutti gli ospedali devono periodicamente trasmettere le SDO alla Regione che, a sua volta, invierà i dati al Ministero della Salute. Questo flusso di dati sarà poi analizzato per valutare la qualità dell’assistenza sanitaria erogata e per effettuare una programmazione sanitaria.

Dal Report SDO 2023, relativo all’attività ospedaliera dell’anno 2023, risulta che la durata media dei ricoveri ordinari è pari a 7,1 giorni.

Per esigenze di liberare posti letto e di ridurre i costi sanitari, non è infrequente osservare una tendenza a ridurre la durata dei ricoveri. Questo, in alcuni casi, può portare a dimissioni ospedaliere frettolose.

Quali danni può subire un paziente per dimissioni frettolose?

Dimissioni ospedaliere troppo precoci possono causare danni al paziente di varia natura:

  • Danni fisici o morte: peggioramento delle condizioni di salute del paziente fino alla morte per la comparsa ad esempio di complicanze che sarebbero state facilmente gestite o evitare se il paziente si fosse trovato ancora in ospedale. 
  • Danni psicologici e morali: ansia, stress o paura causate dal trovarsi a gestire problematiche cliniche a casa, senza un adeguato supporto medico. La persistenza di questa ansia e sofferenza può portare il paziente a sviluppare una vera e propria patologia psichica.  
  • Danni economici: spese aggiuntive per cure private, nuovi ricoveri o terapie riabilitative che si sarebbe potuto evitare non dimettendo troppo presto il paziente.

Quando si può chiedere un risarcimento per dimissioni ospedaliere affrettate?

Per ottenere un risarcimento per dimissioni ospedaliere affrettate, è necessario dimostrare che:

  1. Il paziente è stato dimesso precocemente e comunque prima del dovuto, senza una valutazione adeguata.
  2. La dimissione ha causato un danno alla salute o un danno economico.
  3. Esiste un nesso di causa tra la dimissione affrettata e il danno subito.

Se si verificano e accertano queste tre condizioni, il paziente (o i suoi familiari) avranno diritto a richiedere un risarcimento danni per malasanità.

Come procedere per ottenere il risarcimento per dimissioni affrettate?

Se ritieni di aver subito un danno a causa di una dimissione ospedaliera impropria, puoi seguire questi passi:

  1. Raccogliere tutta la documentazione sanitaria, comprese cartelle cliniche, referti medici e fogli di dimissione.
  2. Consultare un avvocato specializzato in malasanità per una prima valutazione del caso.
  3. Richiedere una perizia medico-legale, necessaria per dimostrare la correlazione tra la dimissione affrettata e il danno subito.
  4. Avviare la richiesta di risarcimento, che può avvenire in via stragiudiziale o, se necessario, con una azione giudiziaria.

Le dimissioni ospedaliere affrettate possono avere conseguenze gravi e ingiuste per il paziente e i suoi familiari. Se hai subito un danno a causa di una dimissione sbagliata e non giustificata, è importante sapere che hai il diritto di agire e di chiedere giustizia.

Se hai dubbi sul tuo caso, contattaci per una consulenza gratuita. Ti aiuteremo a valutare il tuo diritto al risarcimento.

 

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