Gli errori di diagnosi sono tra gli errori medici che ricorrono con maggiore frequenza e che che possono determinare conseguenze gravi per la salute dei pazienti. Quando una diagnosi viene sbagliata o omessa a causa di negligenza o errore de medico, il paziente danneggiato potrà richiedere un risarcimento per diagnosi medica errata, un diritto riconosciuto a tutela dei pazienti.
Vediamo insieme in quali casi è possibile ottenerlo, quali tipi di danno sono risarcibili e come muoversi in questi casi di malasanità.
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La diagnosi è quel processo valutativo che porta il medico a determinare la natura e la sede di una malattia in base ai sintomi ed alle manifestazioni cliniche del paziente.
Una diagnosi errata, pertanto, si verifica quando il medico interpreta in maniera non corretta i sintomi presentati dal paziente e il risultato di esami, arrivando a formulare una diagnosi appunto sbagliata o non completa. In altre parole, invece di individuare correttamente la patologia da cui è affetto il paziente, il medico, intepretando male i suoi sintomi, arriva ad attribuirli ad una malattia diversa.
Gli errori diagnostici che possono caratterizzare un caso di malasanità sono:
Ognuno di questi diversi errori di diagnosi può avere delle ripercussioni sul paziente che può subire gravi danni psico-fisici o, peggio, morire. Una diagnosi sbagliata, infatti, può condurre all’attivazione di un trattamento non corretto e adeguato per la reale patologia del paziente oppure ad un mancato o ritardato trattamento, con conseguente peggioramento della malattia e gravi danni per il paziente.
Le cause che portano ad una diagnosi sbagliata o omessa sono varie. Eccone alcuni esempi:
Un paziente che ha riportato dei danni a seguito di una diagnosi sbagliata ha diritto a richiedere un risarcimento del danno per errore medico. Le possibili conseguenze di danno risarcibili, in questi casi, sono i danni patrimoniali e i danni non patrimoniali.
I danni patrimoniali sono quei danni riguardanti il patrimonio del soggetto, in questo caso del paziente danneggiato per una diagnosi sbagliata o omessa. Si dividono in due categorie principali: il danno emergente e il danno da lucro cessante.
Il danno emergente è quel danno patrimoniale ossia di tipo economico subito dal paziente, ad esempio per:
Il danno da lucro cessante è il danno economico subito dal paziente per il mancato guadagno o per la perdita della propria capacità di guadagno futura.
Il danno non patrimoniale è il danno determinato dalla lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica (Cass., sez. unite, n. 26972/2008). E’ una categoria unitaria di danno anche se, dal punto descrittivo, si identificano diverse tipologie di pregiudizio, tuttavia non costituenti distinte categorie di danno. Sarà compito del giudice accertare l’effettiva consistenza del pregiudizio di cui si chiede il risarcimento, a prescindere dalla categoria descrittiva utilizzata, individuano le effettive ripercussioni subite e provvedendo al loro integrale ristoro economico. Si possono pertanto configurare a seguito dell’illecito, nel nostro caso rappresentato dall’errore di diagnosi, i seguenti pregiudizi:
E’ il danno alla salute ossia il pregiudizio dell’integrità psichica e fisica subito dal paziente a causa dell’errore medico per diagnosi sbagliata.
Cosi si è espressa la Cassazione: “…consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della lesione psicofisica…” (Sentenza 12.05.2006, n. 11039). Il danno biologico è rappresentato dall’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico relazionali della vita del danneggiato. E’ valutato dal medico legale che quantifica in termini percentuali la menomazione riportata dal paziente, riferendosi alle conseguenze ordinarie che quella menomazione determina sullo svolgimento delle attività comuni ad ogni persona.
Il medico legale identificherà un danno biologico permanente per la menomazione (invalidità permanente) residuata al paziente a seguito dell’errore di diagnosi ed eventualmente anche un danno biologico temporaneo per la lesione temporanea del bene salute ossia per il prolungamento della malattia conseguente al medesimo errore.
E’ il turbamento d’animo, la sofferenza psicologica interiore, subita dal paziente a seguito dell’errore di diagnosi. La sofferenza morale non deve essere degenerata in una patologia psichica perchè in questo caso configurerebbe un danno biologico e non morale.
Esistono altre tipologie di pregiudizio del bene salute quali ad esempio:
Se vuoi approfondire queste diverse tipologie di danno e la loro modalità di liquidazione, puoi consultare le Tabelle del Tribunale di Milano 2024 al seguente link.
Per ottenere un risarcimento del danno subito in conseguenza di una diagnosi sbagliata o omessa, è necessario dimostrare che il danno subito è una conseguenza diretta dell’errore diagnostico. Questo richiede il coinvolgimento di uno specialista in medicina legale che dopo avere esaminato e approfondito il caso, procederà alla stesura di una relazione tecnica medico legale con la quale saranno accertati errore, evento di danno e loro correlazione causale ossia:
Le prove raccolte devono chiaramente mostrare come il danno subito sia la conseguenza immediata e diretta dell’errore medico.
Richiedere un risarcimento per diagnosi errata richiede alcuni passaggi essenziali per costruire una causa solida e avere maggiori probabilità di successo:
In molti casi, l’assistenza di professionisti qualificati consente di ottenere il risarcimento senza dover affrontare una lunga causa giudiziaria.
Per ottenere il risarcimento è importante agire entro i termini di prescrizione. In Italia, il diritto al risarcimento per errore medico prevede tempi precisi:
Scaduti questi termini, il diritto al risarcimento potrebbe decadere, quindi è fondamentale agire tempestivamente.
In caso di diagnosi errata, rivolgersi a professionisti esperti fa una grande differenza. Un consulente medico-legale e un avvocato specializzato in malasanità sono figure chiave per ottenere una valutazione precisa del danno e per seguire l’iter legale corretto. Questi esperti aiutano a costruire un caso solido, aumentando le probabilità di ottenere il risarcimento dovuto.
Il risarcimento per diagnosi errata non è solo un diritto, ma uno strumento di giustizia per i pazienti colpiti da malasanità. Se hai subito un danno a causa di una diagnosi sbagliata, è essenziale agire tempestivamente e con il supporto giusto per ottenere ciò che ti spetta.
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