Iride Associazione Blog

Risarcimento per diagnosi sbagliata: tutto quello che devi sapere

Gli errori di diagnosi sono tra gli errori medici che ricorrono con maggiore frequenza e che che possono determinare conseguenze gravi per la salute dei pazienti. Quando una diagnosi viene sbagliata o omessa a causa di negligenza o errore de medico, il paziente danneggiato potrà richiedere un risarcimento per diagnosi medica errata, un diritto riconosciuto a tutela dei pazienti.

Vediamo insieme in quali casi è possibile ottenerlo, quali tipi di danno sono risarcibili e come muoversi in questi casi di malasanità.

Cos’è una diagnosi sbagliata?

La diagnosi è quel processo valutativo che porta il medico a determinare la natura e la sede di una malattia in base ai sintomi ed alle manifestazioni cliniche del paziente.

Una diagnosi errata, pertanto, si verifica quando il medico interpreta in maniera non corretta i sintomi presentati dal paziente e il risultato di esami, arrivando a formulare una diagnosi appunto sbagliata o non completa. In altre parole, invece di individuare correttamente la patologia da cui è affetto il paziente, il medico, intepretando male i suoi sintomi, arriva ad attribuirli ad una malattia diversa.

Quali sono gli errori di diagnosi più frequenti?

Gli errori diagnostici che possono caratterizzare un caso di malasanità sono:

  1. diagnosi sbagliata di malattia: in questi casi il medico arriva a diagnosticare una malattia che non c’è. Interpretando male i sintomi del paziente li attribuisce ad una malattia diversa da quella da cui il paziente è in realtà affetto.
  2. diagnosi omessa: in questi casi il medico non riconosce i sintomi e non individua la malattia da cui è affetto il paziente (mancata diagnosi).
  3. Ritardo di diagnosi: in questi casi, il processo diagnostico del medico genera un ritardo nella corretta identificazione della malattia del paziente. I sintomi presentati dal paziente, ove correttamente interpretati, avrebbero permesso di anticipare la diagnosi della malattia.

Ognuno di questi diversi errori di diagnosi può avere delle ripercussioni sul paziente che può subire gravi danni psico-fisici o, peggio, morire. Una diagnosi sbagliata, infatti, può condurre all’attivazione di un trattamento non corretto e adeguato per la reale patologia del paziente oppure ad un mancato o ritardato trattamento, con conseguente peggioramento della malattia e gravi danni per il paziente.

Quali sono le cause degli errori di diagnosi?

Le cause che portano ad una diagnosi sbagliata o omessa  sono varie. Eccone alcuni esempi:

  • errore di interpretazione dei sintomi del paziente: il medico sbaglia ad interpretare i disturbi lamentati dal paziente arrivando a diagnosticare una malattia sbagliata
  • errore di interpretazione del risultato di accertamenti di laboratorio e/o strumentali: il medico sbaglia ad interpretare gli esami del sangue non rilevando parametri alterati che avrebbero potuto indirizzarlo verso la giusta diagnosi o non riconosce reperti patologici agli esami strumentali (radiografie, TAC, RMN, ecc.) che, valutati insieme agli altri dati disponibili avrebbero consentito di raggiungere la diagnosi.
  • sottovalutazione dei sintomi: il medico non da la giusta importanza a dei sintomi del paziente.
  • non riconoscimento dei sintomi: il medico riconosce dei chiari sintomi sospetti.
  • mancata prescrizione di approfondimenti diagnostici che il medico avrebbe dovuto prescrivere: il medico non prescrive gli approfondimenti necessari a raggiungere la diagnosi.
  • difetto di comunicazione con il paziente e errore nella raccolta della storia clinica (anamnesi): il medico non approfondisce adeguatamente la storia clinica che avrebbe consentito di indirizzare correttamente il percorso diagnostico.
  • omesso aggiornamento scientifico del medico: il medico non aggiornandosi non acquisisce nuove conoscenze utili a raggiungere la corretta diagnosi.

Quali sono i danni risarcibili?

Un paziente che ha riportato dei danni a seguito di una diagnosi sbagliata ha diritto a richiedere un risarcimento del danno per errore medico. Le possibili conseguenze di danno risarcibili, in questi casi, sono i danni patrimoniali e i danni non patrimoniali.

Danni patrimoniali per diagnosi sbagliata

I danni patrimoniali sono quei danni riguardanti il patrimonio del soggetto, in questo caso del paziente danneggiato per una diagnosi sbagliata o omessa. Si dividono in due categorie principali: il danno emergente e il danno da lucro cessante.

Danno emergente

Il danno emergente è quel danno patrimoniale ossia di tipo economico subito dal paziente, ad esempio per:

  • le maggiori spese di diagnosi e cura sostenute per esami diagnostici e/o per terapie aggiuntive e che non avrebbe dovuto sostenere in caso di diagnosi corretta e tempestiva.
  • i costi per l’assistenza medica futura resa necessaria dalle maggiori conseguenze invalidanti dalla malattia non diagnosticata.
  • i costi per l’assistenza di terzi perchè il peggioramento della malattia dovuto all’errore di diagnosi ha reso il paziente non più autosufficiente.

Danno da lucro cessante

Il danno da lucro cessante è il danno economico subito dal paziente per il mancato guadagno o per la perdita della propria capacità di guadagno futura.

  • il mancato guadagno nel periodo di malattia più lungo generato dall’errore diagnostico.
  • la perdita di guadagno futuro che il paziente ad esempio avrebbe avuto continuando a lavorare e che invece non avrà o avrà in misura minore in quanto non più in grado di svolgere la propria attività lavorativa a causa delle maggiori conseguenze invalidanti dovuto all’errore diagnostico.
  • la perdita economica subita dalla famiglia per i mancati redditi del paziente in caso di suo decesso per l’omissione diagnostica o per l’errore di diagnosi.

Danni non patrimoniali per diagnosi sbagliata

Il danno non patrimoniale è il danno determinato dalla lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica (Cass., sez. unite, n. 26972/2008). E’ una categoria unitaria di danno anche se, dal punto descrittivo, si identificano diverse tipologie di pregiudizio, tuttavia non costituenti distinte categorie di danno. Sarà compito del giudice accertare l’effettiva consistenza del pregiudizio di cui si chiede il risarcimento, a prescindere dalla categoria descrittiva utilizzata, individuano le effettive ripercussioni subite e provvedendo al loro integrale ristoro economico. Si possono pertanto configurare a seguito dell’illecito, nel nostro caso rappresentato dall’errore di diagnosi, i seguenti pregiudizi:

Danno biologico

E’ il danno alla salute ossia il pregiudizio dell’integrità psichica e fisica subito dal paziente a causa dell’errore medico per diagnosi sbagliata.

Cosi si è espressa la Cassazione: “…consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della lesione psicofisica…” (Sentenza 12.05.2006, n. 11039). Il danno biologico è rappresentato dall’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico relazionali della vita del danneggiato. E’ valutato dal medico legale che quantifica in termini percentuali la menomazione riportata dal paziente, riferendosi alle conseguenze ordinarie che quella menomazione determina sullo svolgimento delle attività comuni ad ogni persona.

Il medico legale identificherà un danno biologico permanente per la menomazione (invalidità permanente) residuata al paziente a seguito dell’errore di diagnosi ed eventualmente anche un danno biologico temporaneo per la lesione temporanea del bene salute ossia per il prolungamento della malattia conseguente al medesimo errore.

Danno morale

E’ il turbamento d’animo, la sofferenza psicologica interiore, subita dal paziente a seguito dell’errore di diagnosi. La sofferenza morale non deve essere degenerata in una patologia psichica perchè in questo caso configurerebbe un danno biologico e non morale.

Altre tipologie di danno non patrimoniale

Esistono altre tipologie di pregiudizio del bene salute quali ad esempio:

  • il danno da perdita o lesione del rapporto parentale ossia il danno morale degli eredi del paziente deceduto o che ha riportato gravi conseguenze invalidanti per l’errore di diagnosi,
  • il danno da premorienza ossia il danno non patrimoniale in caso di decesso per causa diversa dalla lesione dovuta all’errore medico,
  • il danno c.d. terminale ossia il danno patito dal paziente, poi deceduto, consistente in ogni aspetto biologico di di sofferenza connesso alla percezione della morte imminente.

Se vuoi approfondire queste diverse tipologie di danno e la loro modalità di liquidazione, puoi consultare le Tabelle del Tribunale di Milano 2024 al seguente link.

Come dimostrare il nesso di causalità

Per ottenere un risarcimento del danno subito in conseguenza di una diagnosi sbagliata o omessa, è necessario dimostrare che il danno subito è una conseguenza diretta dell’errore diagnostico. Questo richiede il coinvolgimento di uno specialista in medicina legale che dopo avere esaminato e approfondito il caso, procederà alla stesura di una relazione tecnica medico legale con la quale saranno accertati errore, evento di danno e loro correlazione causale ossia:

  1. La diagnosi ricevuta e gli errori nella sua interpretazione.
  2. Il percorso clinico che è stato seguito a causa della diagnosi sbagliata.
  3. Le conseguenze dirette subite dal paziente a causa dell’errore diagnostico.

Le prove raccolte devono chiaramente mostrare come il danno subito sia la conseguenza immediata e diretta dell’errore medico.

Procedura per ottenere il risarcimento

Richiedere un risarcimento per diagnosi errata richiede alcuni passaggi essenziali per costruire una causa solida e avere maggiori probabilità di successo:

  1. Raccogliere tutta la documentazione medica: è fondamentale conservare referti, diagnosi, cartelle cliniche e tutte le comunicazioni ricevute dal personale medico.
  2. Consultare un consulente medico-legale: una perizia può aiutare a dimostrare l’errore e a quantificare il danno subito.
  3. Rivolgersi a un avvocato specializzato in malasanità: un legale esperto può guidare nella preparazione della pratica risarcitoria e rappresentare il paziente in caso di contenzioso legale.

In molti casi, l’assistenza di professionisti qualificati consente di ottenere il risarcimento senza dover affrontare una lunga causa giudiziaria.

Tempi di prescrizione

Per ottenere il risarcimento è importante agire entro i termini di prescrizione. In Italia, il diritto al risarcimento per errore medico prevede tempi precisi:

  • 5 anni per le richieste di risarcimento per responsabilità extracontrattuale (quando non c’è un contratto diretto tra medico e paziente).
  • 10 anni per le richieste di risarcimento per responsabilità contrattuale (quando il paziente ha un rapporto diretto con il medico o la struttura sanitaria).

Scaduti questi termini, il diritto al risarcimento potrebbe decadere, quindi è fondamentale agire tempestivamente.

L’importanza del supporto di professionisti

In caso di diagnosi errata, rivolgersi a professionisti esperti fa una grande differenza. Un consulente medico-legale e un avvocato specializzato in malasanità sono figure chiave per ottenere una valutazione precisa del danno e per seguire l’iter legale corretto. Questi esperti aiutano a costruire un caso solido, aumentando le probabilità di ottenere il risarcimento dovuto.

Il risarcimento per diagnosi errata non è solo un diritto, ma uno strumento di giustizia per i pazienti colpiti da malasanità. Se hai subito un danno a causa di una diagnosi sbagliata, è essenziale agire tempestivamente e con il supporto giusto per ottenere ciò che ti spetta.

Non aspettare oltre. Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e scopri come possiamo aiutarti a far valere i tuoi diritti. Il nostro team di esperti è qui per guidarti verso il risarcimento che meriti.

Share
Published by
CapoWpGgs

Recent Posts

Risarcimento per danno biologico da errore medico: quando avviene?

In Italia, il risarcimento del danno biologico per errore medico avviene quando una persona subisce…

3 mesi ago

Denuncia ospedale: come fare e a chi rivolgersi

Subire un danno durante una degenza ospedaliera è una situazione che nessuno vorrebbe vivere, ma…

3 mesi ago

Cesareo d’urgenza: quando è necessario e quali rischi comporta

Il cesareo d'urgenza è una procedura chirurgica che può essere necessaria durante il travaglio quando…

3 mesi ago

Le infezioni nosocomiali

Le infezioni nosocomiali, anche conosciute come infezioni correlate all'assistenza (ICA), sono infezioni che si contraggono…

4 mesi ago

Le ultime notizie sulla legge 210/92

Sei interessato a conoscere le ultime notizie sulla legge 210/92? In questo articolo ti spiegheremo…

7 mesi ago

Risarcimento malasanità Milano

Tu o un tuo caro ritenete di essere stati vittima della malasanità? Hai subito un…

12 mesi ago