Biopsia al seno sbagliata: risarcimento e quando si verifica un errore medico

La diagnosi precoce è aspetto fondamentale in oncologia e quindi anche per la cura del tumore al seno. In caso di lesioni sospette agli accertamenti diagnostici di primo livello come la mammografia e l’ecografia, si rende necessario eseguire una biopsia al seno per confermare o escludere la presenza del tumore. Può capitare, tuttavia, che la biopsia al seno venga sbagliata e ciò porta ad un ritardo nella diagnosi che può determinare gravi conseguenze per la paziente ed il diritto a richiedere un risarcimento. Ma vediamo i fattori che possono portare ad un risultato erroneo di una biopsia al seno e quali sono i possibili errori medici diagnostici in senologia.

Che cosa è una biopsia al seno?

La biopsia al seno detta anche agobiopsia è un esame diagnostico che consiste nel prelevare con un ago, sotto guida strumentale (generalmente ecografica o mammografica), del materiale biologico dalla ghiandola mammaria di una paziente per studiarne la natura mediante esame istologico. E’ necessaria per valutare con certezza se una lesione sospetta al seno sia o meno un cancro.

E’ un esame semplice ma che ha una rilevanza fondamentale nel prosieguo dell’assistenza sanitaria.

Quando viene richiesta una biopsia al seno?

La biopsia al seno è un esame di secondo livello che viene prescritta alla donna quando si ha un sospetto di una lesione mammaria maligna. Questo sospetto può nascere a seguito di un esame mammografico o ecografico di screening ossia eseguito in maniera preventiva in assenza di lesioni palpabili al seno, oppure quando la donna, all’autopalpazione, ha già riconosciuto “qualcosa” di anormale al suo seno. In questo secondo caso si dice che la donna è già “sintomatica” e il senologo, dopo la visita, prescriverà dei primi esami per cercare di capire se la lesione palpata sia sospetta e meritevole di ulteriori approfondimenti, quali, appunto, una biopsia al seno.

Cosa succede quando la biopsia al seno è sbagliata?

La biopsia è un esame cruciale per confermare o escludere la diagnosi di tumore al seno, motivo per cui è fondamentale che in questa fase diagnostica non vi siano errori.

Le cause di possibile errore di una biopsia sono:

  1. Errore nell’esecuzione del prelievo: il prelievo può non essere effettuato nella zona giusta oppure può essere prelevata una quantità insufficiente di materiale.
  2. Errore nell’analisi del campione: il materiale prelevato deve essere sottoposto ad esame istologico da parte dell’anatomopatologo. Può pertanto capitare che l’anatomopatologo fornisca un’interpretazione errata dei reperti istologici.
  3. Errore nell’allestimento dei preparati istologici: può capitare che le procedure di allestimento del campione ossia una o più delle attività che precedono la lettura al microscopio del preparato siano sbagliate e quindi condizionino negativamente la successiva interpretazione dei reperti da parte dell’anatomopatologo.
  4. Smarrimento del campione o del referto istologico: si tratta in questi casi non di errori tecnici ma di tipo organizzativo della Struttura dove viene eseguito l’esame istologico.

Quali sono le conseguenze di una biopsia sbagliata?

In tutti i casi di biopsia al seno sbagliata, qualunque sia la causa dell’errore, si genera un ritardo diagnostico che, a seconda della sua entità, potrà avere anche gravi conseguenze sulla salute della donna. L’inizio tempestivo del trattamento, infatti, rappresenta un passaggio determinante del percorso assistenziale di una paziente oncologica.

Il ritardo diagnostico conseguente ad una biopsia errata, pertanto, può comportare:

  • Ritardo nelle cure: questo comporta la crescita e la diffusione del tumore potenzialmente fino a stadi avanzati e non più suscettibili di efficace trattamento al momento della tardiva diagnosi.
  • Minore efficacia delle cure e minori opzioni terapeutiche: se il tumore viene intercettato tardivamente, le possibilità terapeutiche potranno essere minori e le cure meno efficaci. Il tumore, ad esempio, potrebbe diventare non più operabile.
  • Maggiore aggressività del trattamento chirurgico: un tumore preso in ritardo potrebbe richiedere un trattamento chirurgico più invasivo ossia produttivo di una demolizione della mammella più aggressiva. Potrebbe, ad esempio, rendersi necessaria una mastectomia invece di una quadrantectomia o semplice tumorectomia.
  • Maggiore aggressività del trattamento medico: la tardiva diagnosi potrebbe rendere necessario un trattamento chemioterapico che non sarebbe stato eseguito in caso di diagnosi precoce.
  • Trattamenti non necessari: in caso di falsi positivi (ossia si fa diagnosi di tumore quando il tumore non è presente), si rischiano interventi non giustificati.

L’ecografia al seno può sbagliare?

Sì, anche l’ecografia al seno può non essere precisa al 100%, anche se eseguita correttamente. I motivi principali includono:

  • Noduli molto piccoli o in posizioni difficili da individuare.
  • Densità del tessuto mammario: in alcuni casi, l’ecografia può non riuscire a distinguere tra noduli benigni e maligni.
  • Limiti tecnologici: se non integrata con altri esami diagnostici come mammografia o risonanza, l’ecografia può fornire un quadro incompleto.

Cosa fare?

In caso di dubbi, è fondamentale:

  • Chiedere una seconda opinione ad uno specialista.
  • Ripetere gli esami ed in caso di persistente sospetto diagnostico, eseguire ulteriori approfondimenti come, ad esempio, una biopsia guidata.

Un iter diagnostico completo è l’unico modo per evitare errori e garantire una diagnosi precisa e precoce.

Errori medici e danni risarcibili per biopsia sbagliata

Se l’errore diagnostico ha causato un danno alla salute, la paziente avrà diritto a richiedere un risarcimento dei danni subiti. I possibili danni risarcibili sono:

  • Danno biologico permanente: invalidità permanente per un intervento chirurgico non necessario o più demolitivo oppure per gli esiti di una chemioterapia o per il peggioramento del quadro clinico dovuto alla progressione del tumore.
  •  Danno biologico temporaneo: invalidità temporanea per la maggiore durata della convalescenza chirurgica o per le cure mediche
  • Danni morali e psicologici: l’incertezza e la paura determinate dalla consapevolezza della progressione tumorale possono avere un impatto devastante sulla paziente.
  • Peggioramento delle prospettive di sopravvivenza: dovute all’avanzamento del tumore
  • Decesso: se il ritardo diagnostico è molto importante e tale da determinare l’incurabilità del tumore con successivo decesso del paziente.

La responsabilità può ricadere sul medico o sulla struttura sanitaria, configurando il diritto a un risarcimento danni.

Cosa fare in caso di sospetto errore medico?

Se si ha il sospetto di essere stati vittima di un errore medico quale ad esempio una biopsia al seno sbagliata, è importante procedere come segue:

  1. Raccogliere tutta la documentazione relativa a esami e diagnosi.
  2. Rivolgersi a uno specialista per una seconda opinione.
  3. Contattare professionisti esperti in responsabilità medica per valutare se sussiste un diritto al risarcimento.

Una biopsia sbagliata o un’ecografia imprecisa possono avere gravi conseguenze sulla salute e sulla vita delle pazienti. È importante agire tempestivamente per ottenere una diagnosi accurata e tutelare i propri diritti in caso di errore medico.

Se sospetti un errore diagnostico, contattaci per ricevere assistenza gratuita. Ti offriamo il giusto supporto per analizzare la documentazione medica e aiutarti a far valere i tuoi diritti.

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