Risarcimento per danno biologico da errore medico: quando avviene?

In Italia, il risarcimento del danno biologico per errore medico avviene quando una persona subisce una lesione alla sua integrità psico-fisica a causa di una responsabilità sanitaria.

Ma qual’è l’esatta definizione di danno biologico?

Un pò di storia

La definizione del danno biologico deriva dalla dottrina medico legale che nel 2001, con il cosiddetto decalogo della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni lo definì come la “menomazione permanente e/o temporanea all’integrità psico-fisica della persona comprensiva degli aspetti dinamico relazionali passibile di accertamento e valutazione medico-legale ed indipendente dalla capacità di produrre reddito”.

In precedenza, il Decreto legislativo 38/2000 riguardante disposizioni in materia di assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL), all’art. 38, in attesa della definizione di carattere generale di danno biologico e dei criteri per la determinazione del relativo risarcimento, in via sperimentale, lo definiva, ai fini INAIL, come “la lesione all’integrità psico-fisica, suscettibile di valutazione medico legale, della persona”.

La legge 5 marzo 2001, n. 57, al comma 3 dell’art. 5, definisce il danno biologico, come  “la lesione alla integrità psicofisica della persona, suscettibile di accertamento medico-legale”, precisando che “il danno biologico e’ risarcibile indipendentemente dalla sua incidenza sulla capacita’ di produzione di reddito del danneggiato”, definizione riportata successivamente nei criteri applicativi della tabella delle menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità, approvata con Decreto Ministeriale del 3 luglio 2003, relativo al risarcimento del danno da circolazione stradale.

A queste norme è seguito il Codice della Assicurazioni del 2005 che agli artt. 138 e 139 confermano, sostanzialmente, la definizione di danno biologico fornita dalla dottrina medico legale.

Come di valuta il danno biologico

La valutazione del danno biologico è espressa in termini percentuali da parte del medico legale che è chiamato a valutare il danno subito dal soggetto a seguito di un evento illecito e, per quanto di interesse nell’ambito che stiamo analizzando, a seguito di un errore medico.

La percentuale di invalidità permanente dovrà tenere in considerazione la ripercussione della menomazione accertata “sulle attività quotidiane comuni a tutti”.
Nel caso in cui il danno alla salute ossia la “menomazione all’integrità psico-fisica” del soggetto danneggiato “incida su particolari aspetti dinamico-relazionali e personali“, la valutazione da parte del medico legale dovrebbe essere è completata da indicazioni aggiuntive da esprimersi in forma esclusivamente descrittiva ed il risarcimento dovrebbe tenere conto di tale sfavorevole incidenza su peculiari aspetti della vita del danneggiato. In questo casi, il risarcimento dovrebbe essere personalizzato ossia il danneggiato dovrebbe ricevere un risarcimento maggiore.

Per la quantificazione del danno biologico ossia per l’espressione della percentuale di invalidità permanente residuata al danneggiato a seguito dell’errore medico, il valutatore dovrà riferirsi a tabelle di legge, ove presenti e, in caso di assenza di parametri di riferimento stabiliti per legge, ai comuni baremes di riferimento medico legale ossia ad indicazioni tabellari fornite dalla comunità scientifica medico legale.

Ad oggi, il legislatore, ha approvato solo le tabelle per invalidità da 1% a 9%, le cosiddette “micropermanenti”, mentre non esistono tabelle di legge per le macropermanenti ossia per danni dal 10% al 100%.

Risarcimento del danno da errore medico?

Per avere diritto ad un risarcimento del danno conseguente ad un evento avverso occorso a seguito di un trattamento sanitario occorre dimostrare la correlazione causale di tale danno ad un errore medico.

Per ottenere il risarcimento del danno biologico, il paziente danneggiato deve dimostrare:

• L’esistenza di un errore medico
• La lesione all’integrità psico-fisica: la lesione deve essere accertata da un medico legale, il quale dovrà quantificare la sua gravità in termini di invalidità permanente e/o invalidità temporanea.
• Il nesso causale tra l’errore medico e la lesione: il paziente danneggiato deve dimostrare che la lesione è stata causata dall’errore medico e non da altre cause.

Come viene calcolato il danno biologico da errore medico?

Il risarcimento del danno biologico viene calcolato in base a diversi criteri, tra cui:

• La gravità della lesione: maggiore è la gravità della lesione, maggiore sarà il risarcimento.
• I giorni di inabilità temporanea: il paziente ha diritto a un risarcimento per i giorni in cui è stata inabile al lavoro a causa della lesione e, più in generale, per i giorni di malattia.
• L’età del danneggiato: il risarcimento tiene conto anche dell’età del danneggiato, in quanto le lesioni possono avere un impatto maggiore sulle persone più giovani.
• Le condizioni psico-fisiche del danneggiato: il risarcimento può essere aumentato se la vittima è già affetta da altre patologie o se la lesione ha avuto un particolare impatto negativo sulla sua qualità di vita, sulle sue abitudini, sulle sue relazioni sociali e lavorative.

Per la monetizzazione ossia la trasformazione economica della percentuale di invalidità riconosciuta dal medico legale esistono delle tabelle, alcune approvate per legge ed altre dai Tribunali di Roma e Milano. Per le micropermanenti, ossia per le invalidità da 1% a 9% esistono tabelle di legge mentre per le cosiddette macropermanenti, ad oggi, che è chiamato a liquidare il danno da errore medico, dovrà fare riferimento alle tabelle dei predetti tribunali.

Le tabelle 2024 del Tribunale di Milano le trovi qui, quelle del Tribunale di Roma le puoi scaricare qui.

Nella quantificazione del risarcimento si dovrà, inoltre, tenere in considerazione l’eventuale dolore e sofferenza patita dal danneggiato, nonchè dell’eventuale incidenza del quadro menomativo conseguente ad errore medico, sulla capacità lavorativa specifica del danneggiato ossia sulla capacità di continuare a svolgere la propria attività di lavoro.

Qual’è l’iter che devo seguire?

Il risarcimento del danno biologico da errore medico potrà essere liquidato stragiudizialmente ossia mediante il raggiungimento di un accordo tra le Parti (il paziente e l’Ospedale o il medico che ha causato il danno) oppure, in caso di fallimento delle trattative stragiudiziali, a conclusione di un iter giudiziario ordinario che dovrà comunque essere obbligatoriamente preceduto da un tentativo di conciliazione. Per approfondire l’iter necessario raggiungere un risarcimento del danno per errore medico puoi leggere questo articolo.

A chi rivolgermi?

Se ritieni di avere subito un danno biologico per errore medico e vuoi sapere si effettivamente hai diritto a richiedere un risarcimento del danno ed a quanto lo stesso ammonta, puoi rivolgerti alla nostra Associazione attivando il servizio di assistenza gratuita malasanità. In questo modo avrai accesso ad una consulenza gratuita da parte di professionisti specializzati nel risarcimento per errori medici e malasanità.