Risarcimento per malasanità?
Ritieni di essere stato vittima di un danno per errore medico?
Hai contratto una infezione ospedaliera?
Un tuo caro è deceduto per una responsabilità sanitaria?
In questi casi potresti avere diritto a richiedere un risarcimento per malasanità.
Nel presente articolo ti spiegheremo in maniera semplice quando è possibile richiedere un risarcimento del danno per malasanità e quali sono i passaggi che devono essere fatti per richiederlo.
Quando è possibile richiedere un risarcimento per malasanità?
E’ possibile richiedere un risarcimento per malasanità tutte le volte in cui un paziente abbia riportato conseguenze sfavorevoli per la sua salute a causa di un errore medico o di un problema organizzativo della Struttura ospedaliera.
Ma quali possono essere le conseguenze sfavorevoli per la salute del paziente?
Per conseguenze sfavorevoli per il paziente ci riferiamo ad un danno alla salute, temporaneo e/o permanente.
L’errore medico, ad esempio, può essere responsabile di un prolungamento dello stato di malattia, di un aggravamento permanente delle condizioni cliniche preesistenti del paziente oppure anche della sua morte.
La risarcibilità di questi danni è legata alla dimostrazione della loro correlazione causale con condotte assistenziali erronee, di tipo commissivo (è stato fatto male qualcosa) o omissivo (non è stato fatto qualcosa che doveva essere fatto) oppure con carenze organizzative della Struttura.
Quali sono i casi più frequenti di malasanità?
Gli errori sanitari più frequenti sono:
- errori chirurgici;
- errori o ritardi di diagnosi (ad esempio ritardo diagnostico di un tumore);
- infezioni ospedaliere;
- errori nella somministrazione di una terapia;
- errori di assistenza in gravidanza e/o al parto;
- difetto nell’acquisizione del consenso informato.
Cosa devo fare per richiedere un risarcimento per malasanità?
Il primo passo da fare è rivolgersi a professionisti specializzati in malasanità.
Devi infatti affidarti ad avvocati e medici legali esperti, i quali potranno verificare oggettivamente se esistono i presupposti per avanzare una richiesta di risarcimento per malasanità.
Cosa occorre per richiedere una valutazione preliminare di procedibilità?
Come riportato nel decalogo della nostra Associazione, per procedere alla valutazione preliminare, è necessario recuperare tutta la documentazione sanitaria relativa alla vicenda clinica, che dovrà essere fornita in copia conforme all’originale. La copia delle cartelle cliniche, ed eventualmente degli esami strumentali eseguiti durante il ricovero (esami radiografici, TAC, risonanze magnetiche, ecc.), dovrà essere richiesta direttamente alla Struttura ospedaliera. La richiesta di copia della documentazione sanitaria dovrà essere presentata direttamente all’ufficio cartelle della Struttura ospedaliera oppure potrà essere fatta anche online o tramite raccomandata. Sul sito internet della Struttura ospedaliera sono abitualmente indicate le modalità per procedere a tale richiesta.
Una volta in possesso della documentazione sanitaria, dovrai fornire ai professionisti una sintetica ricostruzione dei fatti salienti della vicenda di malasanità. Questo consentirà, infatti, ai professionisti una verifica più precisa ed orientata della correttezza dell’assistenza sanitaria.
A questo punto inizia la valutazione preliminare di procedibilità. Il tuo caso sarà esaminato da un medico legale e da uno specialista della branca della medicina interessata nella vicenda clinica di malasanità.
Una valutazione corretta, infatti, impone un confronto collegiale tra medici legali, specialisti di branca e, non ultimo, con i legali. Questo permetterà di approfondire il caso da tutti i punti di vista e comprendere se nel percorso di cura in esame vi siano stati degli errori e quali conseguenze abbiano eventualmente determinato. Una volta accertato l’errore, infatti, sarà necessario definire tutte le voci di danno suscettibili di risarcimento. Questo passaggio potrà richiedere la visita del paziente se vivente.
Cosa succede una volta conclusa la valutazione di procedibilità?
Se la valutazione preliminare di procedibilità si conclude con l’identificazione di un danno risarcibile (una conseguenza dannosa causalmente riconducibile ad un errore medico), sarà necessario procedere alla stesura di una approfondita relazione medico legale.
Dopo un oggettivo e rigoroso studio di fattibilità, è altrettanto importante dotarsi di una relazione medico legale completa e correttamente motivata, nella quale si confronti la condotta assistenziale prestata dai sanitari con quella esigibile in casi analoghi. L’errore medico verrà infatti dettagliato evidenziando, ad esempio, il mancato rispetto delle linee guida o, in assenza di queste, delle cosiddette buone pratiche clinico-assistenziali.
Le considerazioni medico legali dovranno pertanto discendere da uno studio della letteratura scientifica e delle linee guida di riferimento.
Le conclusioni della relazione medico legale saranno invece incentrate nell’identificazione e nella quantificazione del/i danno/i risarcibile/i.
La richiesta di risarcimento per malasanità
Una volta completata la relazione medico legale, gli avvocati procederanno alla richiesta di risarcimento per malasanità. Inizia con la lettera di messa in mora presentata dai legali la cosiddetta fase stragiudiziale.
La gestione di questa fase sarà portata avanti dagli avvocati che interagiranno direttamente con l’Ufficio Legale dell’Ospedale oppure con la Compagnia di Assicurazione per capire la loro disponibilità a ricercare una definizione transattiva della vertenza ossia a formulare una eventuale offerta di risarcimento del danno subito dal paziente.
Una valutazione di procedibilità eseguita correttamente darà maggiori chances di raggiungere una soddisfacente definizione vertenza già in questa prima fase di gestione della richiesta di risarcimento.
Se, diversamente, non verrà formulata alcuna offerta risarcitoria oppure la stessa sia ritenuta insufficiente rispetto all’effettiva entità del danno subito, i legali saranno costretti a tutelare i diritti del paziente o dei suoi eredi in fase giudiziale ossia portando la richiesta di risarcimento per malasanità in Tribunale.
Quali sono i passaggi obbligatori prima della causa civile?
Prima di poter attivare una causa civile vera e propria, tuttavia, ai sensi della Legge Gelli-Bianco (Legge 24/2017), è obbligatorio operare un tentativo di conciliazione.
L’art. 8 della Legge 24/2017, infatti, prevede che il paziente o i suoi eredi che intendano esercitare un’azione innanzi al giudice civile relativa ad una controversia di risarcimento per malasanità debbano preliminarmente procedere a presentare un ricorso ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c. (consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite).
La presentazione del ricorso ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c., infatti, “costituisce condizione di procedibilità della domanda di risarcimento“.
In alternativa, il paziente danneggiato o i suoi eredi, avranno la possibilità di esperire il procedimento di mediazione ai sensi dell’art. 5, comma 1, del decreto legislativo 28/2010.
Cosa accade se il tentativo di conciliazione fallisce?
In caso di fallimento del tentativo obbligatorio di conciliazione esperito con ricorso ex art. 696 bis c.p.c. o con mediazione, ai sensi della recente riforma Cartabia del processo civile, la domanda diviene procedibile e l’avvocato dovrà depositare in Tribunale il ricovero di cui all’art. 281-undecies c.p.c. A questo punto il giudice fisserà l’udienza di comparizione delle parti e procederà con le forme del rito semplificato di cognizione a norma degli artt. 281-decies e seguenti del c.p.c.
Alla prima udienza, il giudice, se rileva la necessità che la vertenza sia trattata con il rito ordinario (ad es. per complessità della lite e dell’istruzione probatoria), convertirà il procedimento in una causa civile vera e propria.
L’istruzione e la gestione dei casi di malasanità risulta pertanto articolata e complessa, sia dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto da quello umano ed economico.
Per tale ragione, anche al fine di non ingolfare inutilmente i tribunali, di evitare al paziente o ad i suoi cari un inutile aggravio di spese e di sofferenze, è di fondamentale importanza, come detto in apertura, affidarsi a professionisti esperti e specializzati in responsabilità sanitaria. Questi professionisti ti potranno aiutare nella valutazione preliminare di procedibilità che rappresenta passaggio propedeutico e sostanziale per procedere ad una efficace richiesta di risarcimento per malasanità.
Se pertanto ritieni di essere stato vittima di una vicenda di malasanità e desideri avere conferma dell’esistenza dei presupposti per avanzare una richiesta di risarcimento del danno, potrai rivolgerti alla nostra Associazione che ti metterà in contatto con medici legali ed avvocati esperti i quali, in forza della convenzione stipulata, valuteranno gratuitamente il tuo caso, aiutandoti ad orientare le tue scelte.
Contattaci senza impegno per una valutazione preliminare di un caso di malasanità.