Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un significativo aumento delle denunce per errori medici che, stando ai dati dell’ANIA, hanno avuto un incremento del 200% dal 1994 al 2010. Dobbiamo anche rilevare che dal 2010 al 2011, si è passati dai 33.700 sinistri ai 31.400, con una diminuzione effettiva del 7%. Tale lieve decremento, non riduce certamente l’importanza del fenomeno che, in termini numerici assoluti, rimane comunque di notevole rilievo e sostanzialmente stabile, con un indice di sinistrosità, ovvero di frequenza con cui si verificano denunce per casi di malasanità, pari a 13 su 10000 casi.
Dobbiamo tuttavia ricordare, come affermato anche dal presidente dell’Associazione per i Medici Accusati Ingiustamente di Malpractice, che i dati soprariportati fanno riferimento ad ogni richiesta di risarcimento, informazione di garanzia, denuncia e querela di cui l’ANIA ha notizia, non potendosi peraltro da questi estrapolare il vero rapporto tra gli errori dei medici rispetto alle richieste pervenute. Alla luce di queste osservazioni appare necessario quindi evitare qualsiasi tipo di speculazione su tale fenomeno, spesso, a nostro avviso, sottovalutato, specie per ciò che attiene all’ambito civilistico, ricercando una sempre maggiore serietà nella gestione dei singoli casi, mediante una oggettiva valutazione medico-legale e giuridica degli stessi, nell’ottica di una responsabile, ottimale e serena salvaguardia dei diritti sia dei pazienti che dei sanitari e, mediante la creazione di un osservatorio permanente sulla malasanità, anche in collaborazione con altre associazioni e/o enti, utile ad un corretto monitoraggio del fenomeno e, soprattutto, alla auspicata realizzazione, tramite attività di segnalazione diretta alle Aziende Ospedaliere, di un miglioramento della Sanità, ossia come piace dire a noi, e nel rispetto dello spirito che anima l’Associazione IRIDE, alla promozione di una buona Sanità.